Contenzioso europeo
La Corte di giustizia delle comunità europee
È l'autorità giudiziaria
dell'Unione europea e vigila, in collaborazione con gli organi giurisdizionali
degli Stati membri, sull'applicazione e interpretazione uniforme del
diritto comunitario. La Corte di giustizia delle comunità europee,
la cui sede è fissata a Lussemburgo, comprende tre organi giurisdizionali:
la Corte di giustizia, il Tribunale di primo grado (creato nel 1988),
e il Tribunale della funzione pubblica (creato nel 2004).
La sua competenza istituzionale è quella di assicurare il rispetto
del diritto comunitario nell’interpretazione e nella applicazione
dei Trattati. Ha il compito di garantire l'osservanza della legislazione
UE da parte delle istituzioni e degli Stati membri e la corretta applicazione
e interpretazione del diritto comunitario. La Corte giudica delle controversie
fra Stati membri, istituzioni europee, imprese e normali cittadini.
Pertanto, la Corte di giustizia esercita un controllo di legittimità degli
atti comunitari e giudica delle controversie di diritto comunitario
e, soltanto indirettamente, di quelle che coinvolgono diritti fondamentali
nell’ambito dell’Unione europea.
Composizione
La Corte di
giustizia è composta da 27 giudici (uno per Stato membro, in
modo da rappresentare tutti gli ordinamenti giuridici
nazionali dell'UE) e da 8 avvocati generali. I giudici
e gli avvocati generali sono designati di comune accordo dai governi
degli Stati membri per un mandato di sei anni rinnovabile. Essi vengono
scelti tra giuristi che offrano tutte le garanzie di indipendenza e
che soddisfino le condizioni richieste per l'esercizio, nei rispettivi
paesi, delle più elevate funzioni
giurisdizionali, o siano in possesso di competenze notorie.
I giudici della Corte designano tra loro il presidente della Corte
per un periodo rinnovabile di tre anni. Il presidente dirige le attività e
i servizi della Corte e presiede le udienze e le deliberazioni per quanto
riguarda i collegi giudicanti più ampi.
Gli avvocati generali
assistono la Corte. Essi hanno il compito di presentare,
in piena imparzialità e
indipendenza, un parere giuridico, denominato «conclusioni»,
nelle cause di cui sono investiti.
Il cancelliere è il segretario
generale dell'istituzione, di cui dirige i servizi sotto
l'autorità del
presidente della Corte.
La Corte può riunirsi in seduta plenaria,
in grande sezione (tredici giudici) o in sezioni composte
da cinque o tre giudici. La seduta plenaria viene adita in casi specifici
previsti dallo Statuto della Corte (quando essa deve dichiarare dimissionario
il Mediatore europeo, pronunciare le dimissioni d'ufficio
di un commissario europeo che sia venuto meno agli obblighi a lui incombenti
ecc.) e quando la Corte ritiene che una causa rivesta un'eccezionale
importanza. Essa si riunisce in grande sezione quando lo richiede uno
Stato membro o un'istituzione parte della causa, nonché per le
cause particolarmente complesse o importanti. Le altre cause vengono
trattate da sezioni di tre o di cinque giudici. I presidenti delle sezioni
di cinque giudici sono eletti per tre anni e quelli delle sezioni di
tre giudici per un anno.
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