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Dipartimento Affari giuridici e legislativi - Ufficio contenzioso, per la consulenza giuridica e per i rapporti con la Corte europea dei diritti dell'uomo

Contenzioso europeo

Sentenze della Corte europea pronunciate nei confronti dell'Italia, anno 2018
Ricorso Data sentenza Esito
Ricorso n. 67944/13 CASA DI CURA VALLE FIORITA S.R.L.
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13.12.2018 Violazione dell’articolo 6 § 1e dell’art. 1 Protocollo 1- diritto a un equo processo. La ricorrente è una società a responsabilità limitata di diritto italiano con sede a Roma, proprietaria di un fabbricato occupato abusivamente nel 2012 da un centinaio di persone. In data 9 agosto 2013, il giudice per le indagini preliminari di Roma, accogliendo la richiesta della procura, disponeva il sequestro preventivo e il conseguente sgombero che tuttavia non veniva eseguito. La Corte ha dichiarato che la mancata esecuzione di tale decisione ha violato il diritto della ricorrente ad una tutela giurisdizionale effettiva nonché il diritto al rispetto dei beni della stessa, a causa dell’impossibile reintegro nel possesso dell’immobile.
Ricorso n. 55080/13 PROVENZANO
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25.10.2018 Violazione dell’articolo 3 della Convenzione – proibizione della tortura. Il ricorrente, più volte condannato alla pena detentiva dell’ergastolo, per reati quali la partecipazione ad associazione di tipo mafioso, dopo esser stato latitante per oltre quarant’anni è stato arrestato nel 2006 e detenuto in diverse strutture carcerarie italiane. Al momento della morte, avvenuta nel luglio 2016, era ricoverato presso la Divisione di medicina protetta dell’Ospedale San Paolo di Milano, ivi sottoposto al regime di cui al comma 2 dell’articolo 41-bis della legge 26 luglio 1975, n.354. La Corte ha ritenuto che il decreto del Ministro della Giustizia del marzo 2016, che ha confermato l’applicazione del regime detentivo speciale, avrebbe dovuto motivare in modo più particolareggiato e convincente le esigenze della proroga anche in considerazione del deterioramento cognitivo del ricorrente. Date le circostanze della causa la Corte ha ritenuto che la constatazione della violazione costituisca di per sé una sufficiente equa soddisfazione del danno non patrimoniale subito dal ricorrente.
Ricorso N. 55216/08
S.V.
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11.10.2018 Violazione dell’art. 8 della Convenzione - diritto al rispetto della vita privata e familiare. La ricorrente è stata iscritta alla nascita nel registro dello stato civile come persona di sesso maschile ma ha da sempre condotto una vita sociale come donna e nel 2011 il Tribunale civile di Roma, constatato che S.V. aveva avviato un percorso di transizione sessuale in modo responsabile e, preso atto della sua determinazione, autorizzava l’intervento chirurgico per armonizzare i caratteri sessuali primari con l’identità di genere femminile. La Corte ha dichiarato che il rifiuto delle autorità nazionali di consentire di cambiare nome prima dell’operazione chirurgica ha violato il diritto al rispetto della sua vita privata.
Ricorso N. 57278/11
BRAZZI
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27.09.2018 Violazione dell’art. 8 della Convenzione - diritto al rispetto della vita privata e familiare. Il ricorrente, sottoposto a perquisizione domiciliare da parte della polizia tributaria, in quanto sospettato di evasione fiscale, ha lamentato di non aver avuto possibilità di un controllo effettivo sulla legittimità della misura istruttoria adottata nei suoi confronti, poiché la perquisizione dell’abitazione di sua proprietà ha costituito violazione ingiustificata, in quanto non necessaria, del suo diritto al rispetto del domicilio e della vita privata, sancito dall’art. 8 della Convenzione. La verifica della situazione fiscale avrebbe potuto essere effettuata con altri mezzi, ad esempio consultando l’amministrazione tedesca, conformemente alle disposizioni dell’accordo bilaterale esistente in materia fiscale tra l’Italia e la Germania. La Corte Edu ha ritenuto che l’ingerenza nel diritto al rispetto del domicilio del ricorrente non fosse «prevista dalla legge» ai sensi dell’articolo 8 § 2 della Convenzione.
Ricorso NN. 29907/07 STAIBANO e altri [testo] e 29932/07 MOTTOLA e altri
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06.09.2018 Violazione dell’articolo 6 § 1 e dell’art. 1 Protocollo 1- diritto a un equo processo. I ricorrenti, medici che, tra il 1983 e il 1997, hanno lavorato in forza di contratti a tempo determinato, aventi ad oggetto l'esercizio di un'attività professionale remunerata a gettone, per il Policlinico dell'Università Federico II di Napoli, hanno lamentato il mancato riconoscimento, a livello nazionale, di un rapporto di pubblico impiego con l’Università e la conseguente negazione del diritto al versamento dei relativi contributi previdenziali, per effetto della declaratoria di inammissibilità del ricorso al giudice amministrativo da loro proposto in conseguenza dell'applicazione delle regole sulla ripartizione della giurisdizione e del termine decadenziale previsto all'articolo 69, comma 7 del Testo Unico sul Pubblico Impiego. Secondo la Corte i ricorrenti avevano adito i giudici amministrativi in buona fede e in un regime giuridico che poteva dar luogo ad una pluralità di interpretazioni plausibili e, conseguentemente avrebbero dovuto beneficiare nel giudizio dinanzi ai giudici nazionali del riesame delle decisioni definitive, con eliminazione dei vizi procedurali denunciati. La Corte ha condannato lo Stato italiano al risarcimento dei danni materiali e morali da loro patiti.
Ricorso N.39186/11 THERAPIC CENTER S.R.L. e altri
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04.10.2018 Violazione dell’articolo 6 § 1 della Convenzione – diritto a un equo processo. I reclami riguardano la mancata esecuzione da parte dell’Azienda sanitaria locale, di decreti ingiuntivi emessi a favore dei ricorrenti. Le leggi finanziarie in vigore all’epoca dei fatti hanno impedito alle parti interessate di avviare procedimenti giudiziari al fine di ottenere il pagamento di debiti della ASL.
Ricorso n. 6360/13 D’ACUNTO E PIGNATARO
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12.07.2018 Violazione dell’art. 8 della Convenzione - diritto al rispetto della vita privata e familiare. Ricorso proposto dalla madre e dalla nonna di 2 bambini, riguardante l’allontanamento dei minori dal domicilio familiare e la sospensione della potestà genitoriale
Ricorso n. 24/11 CENTRO DE MARZIO S.R.L.
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05.07.2018 Violazione art. 1 Protocollo 1- protezione della proprietà.  Ricorso proposto da una società medico-diagnostica convenzionata con il s.s.n. per i danni economici subiti a causa della revoca della convenzione da parte della Regione Puglia.
Ricorso n. 30015/09 CASTELLO DEL POGGIO e altri
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05.07.2018 Violazione dell’articolo 6 § 1 della Convenzione - diritto a un equo processo. Ricorso riconducibile al filone ripetitivo Silverfunghi s.a.s. e altri c. Italia, avente ad oggetto l’ingerenza del legislatore, sui procedimenti giudiziari pendenti, con norma  di interpretazione autentica n. 326/2003,  in materia di contributi previdenziali versati ai dipendenti dalle soc. agricole italiane.

GIEM S.r.l. 1828/06
H.P.B. S.r.l. 34163/07
FALGEST S.r.l. e F. Gironda 19029/11
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28.06.2018 Ricorsi in materia di confisca urbanistica senza condanna, ai sensi degli artt. 30 (lottizzazione abusiva) e 44, comma 2 (sanzioni penali previste per la lottizzazione abusiva), del Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia (D.P.R. n. 380 del 6 giugno 2001).
Ricorso n. 65173/09 DRASSICH c. Italia
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22.02.2018 Non violazione art. 6 §§ 1 e 3 CEDU (nell’ambito di un procedimento penale).
Ricorso n. 54227/14V.C. c. Italia
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1.02.2018 Violazione art. 3 e art. 8 CEDU (nell’ambito di un ricorso proposto da una ragazza all’epoca dei fatti minorenne contro il Governo italiano, responsabile, secondo la Corte Edu, di non aver adottato, in tempo utile, tutte le misure ragionevoli per impedire gli abusi di cui la ricorrente è stata vittima).
Ricorso n.38259/09 CIPOLLETTA c. Italia
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11.01.2018 Violazione art. 6 §1 e art. 13 CEDU (nell’ambito di un ricorso per eccessiva durata di una procedura di liquidazione coatta amministrativa)

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