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Contenzioso europeo Presentata al Parlamento la Relazione per l’anno 2011
La relazione sullo stato di esecuzione delle pronunce della Corte europea dei diritti dell’uomo nei confronti dello Stato italiano relativa all’anno 2011, presentata al Parlamento a fine giugno, testimonia il dibattito in corso sul futuro della Corte europea dei diritti dell’uomo anche alla luce delle importanti modifiche al sistema di tutela dei diritti umani convenute nell’ambito della Conferenza di Interlaken del 2010 e della Conferenza di Smirne dell’aprile 2011.
I processi di riforma del ruolo della Corte sono stati oggetto di attenzione anche da parte della terza Conferenza ministeriale di alto livello di Brighton del 2012, alla quale il Governo italiano ha partecipato.
La relazione testimonia, in particolare, l’impegno continuo dell’Italia e dei Paesi membri del Consiglio d’Europa per l’attuazione di strategie che consentano di garantire un sistema più coerente nell’interpretazione e nell’applicazione della Convenzione e di favorire maggiormente la conclusione del processo di adesione dell’Unione europea alla Convenzione, in aderenza al Trattato di Lisbona.
In tale contesto, in evoluzione, la relazione illustra, infine, come di consueto, l’andamento del contenzioso italiano e quello degli altri Stati contraenti, evidenziando le criticità poste dall’attività di adeguamento dell’ordinamento interno ai principi convenzionali e fornendo un ampio contributo sulle misure individuali e generali adottate o in via di adozione da parte dell’Italia per dare coerente esecuzione alle sentenze, conformemente al piano d’azione previsto dalla dichiarazione congiunta di Interlaken.
La Relazione