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15/11/2012 - In una vicenda in materia espropriativa, la Corte europea dei diritti dell’uomo, dopo aver condannato l’Italia, con sentenza del 15 luglio 2005, per la violazione dell’articolo 1, Protocollo 1, della Convenzione, ha radiato il caso dal ruolo, avendo ritenuto adeguata l’offerta unilaterale del Governo formulata a titolo di equa soddisfazione.
Pur non essendo stata accettata da controparte in sede di regolamento amichevole, l’offerta è stata giudicata rispondente ai parametri di equità garantiti dalla Convenzione e dai suoi Protocolli e, quindi, in linea con i principi giurisprudenziali della Corte.
La Corte europea ha applicato per la prima volta in un caso italiano la disciplina dell’articolo 62A del suo Regolamento, relativo alla “Dichiarazione unilaterale”, che consente, ai sensi dell’articolo 37, paragrafo 1, lettera c) della Convenzione, l’estinzione del procedimento mediante il riconoscimento della violazione ed una offerta adeguata di riparazione (cfr. sentenza Van Houten c/Olanda del 29 settembre 2005).
[La sentenza di radiazione dal ruolo]