Contenzioso europeo
Il Protocollo 14 bis
Uno strumento per accrescere la capacità della
Corte di esaminare i ricorsi nel breve periodo.
In attesa dell’ultima
ratifica da parte della Russia che consenta l’entrata in vigore
del Protocollo n. 14, il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa,
nella sessione tenutasi il 12 maggio 2009 a Madrid, ha adottato il Protocollo
14 bis alla Convenzione europea.
Il Protocollo, aperto alla firma il
27 maggio 2009 è entrato in vigore il 1° ottobre 2009, essendo
stata sufficiente la ratifica da parte di tre Stati membri.
Esso
permette l’applicazione immediata e provvisoria di due elementi
procedurali del Protocollo 14 da parte degli Stati che hanno espresso
il proprio consenso:
- un giudice unico potrà respingere i ricorsi palesemente
irricevibili (in luogo del comitato composto da tre
giudici);
- i comitati
dei tre giudici possono dichiarare ricevibili i ricorsi
e pronunciarsi sul merito in caso di ricorsi palesemente
fondati e di casi ripetitivi, in presenza di una riconosciuta
giurisprudenza della Corte in materia. Tali ricorsi sono oggi esaminati
da camere composte da sette giudici.
Ad oggi sette Stati (Danimarca, Georgia,
Islanda, Irlanda, Monaco, Norvegia e Slovenia) hanno
ratificato il Protocollo 14-bis, mentre altri nove Stati ( Albania,
Belgio, Estonia, Germania, Liechtenstein, Lussemburgo, Olanda, Svizzera
e Regno Unito) utilizzando una procedura alternativa, hanno accettato – mediante una dichiarazione - che le disposizioni
corrispondenti enunciate nel Protocollo n. 14 siano applicate a titolo
temporaneo ai ricorsi presentati nei loro confronti.
Lo Stato italiano
non è tra i Paesi firmatari del Protocollo.
Allegato