Inno nazionale, gli autori
Goffredo Mameli dei Mannelli nacque a Genova il 5 settembre
1827. Di sentimenti liberali e repubblicani, fu ardente
mazziniano e nel 1847 compose Il Canto degli Italiani.
Nel marzo del 1848, a capo di 300 volontari, raggiunse
Milano insorta e combattè gli Austriaci sul Mincio,
col grado di capitano dei bersaglieri.
Collaborò con
Garibaldi e partecipò alla nascita della Repubblica
Romana, che fu proclamata il 9 febbraio 1849. Nei combattimenti
per la difesa della città assediata dai Francesi,
il 3 giugno fu ferito alla gamba sinistra, che fu poi
amputata per la sopraggiunta cancrena. Morì per
le conseguenze dell’infezione il 6 luglio 1849,
a soli ventidue anni.
Le sue spoglie riposano nel Mausoleo
Ossario del Gianicolo.
Michele Novaro nacque il 23 ottobre 1818 a Genova, dove
studiò composizione e canto. Nel 1847 ottenne
un contratto di secondo tenore e maestro dei cori dei
Teatri Regio e Carignano di Torino. Convinto liberale,
offrì alla causa dell'indipendenza il suo talento
compositivo, musicando decine di canti patriottici e
organizzando spettacoli per la raccolta di fondi destinati
alle imprese garibaldine. Di indole modesta, non trasse
alcun vantaggio dal suo inno più famoso, neanche
dopo l'Unità. Tornato a Genova, fra il 1864 e
il 1865 fondò una Scuola Corale Popolare, alla
quale avrebbe dedicato tutto il suo impegno. Morì povero,
il 20 ottobre 1885.
Per iniziativa dei suoi ex allievi,
gli venne eretto un monumento funebre nel cimitero di
Staglieno, dove oggi riposa vicino alla tomba di Mazzini.